giovedì 13 dicembre 2012

Rainbow Six 3 - Consigli tattico militari

Rainbow Six 3 (Ubisoft, 2003)



Sono tempi bui. Tempi dove l’economia è colata a picco e, in alcuni casi, la dignità umana con lei. Di pari passo alla dignità umana si è schiantata al suolo anche la richiesta di lavoro: infatti la prima tende a scendere con la mancanza del secondo.
In momenti come questi bisogna inventarsi qualcosa per raccimolare il vil denaro. Modi fantasiosi: del resto, come si dice, la crisi crea opportunità.
Voglio quindi parlarvi di Tony Ashcroft, un precursore della sopravvivenza alla crisi finanziaria, talmente precursore che la sua vicenda si svolge nel 2004, prima dell’inizio della crisi. Perlomeno dalla grande crisi. Quando ancora spopolavano le console della vecchia generazione come Ps2 ed Xbox (senza 360).

Mai litigare per il parcheggio con Tom
Tony Ashcroft, giovane virgulto texano, da grande appassionato di armi, come tutti i texani,  acquista Rainbow Six  3.  Terzo capitolo di una famosa serie di videogiochi di guerra la cui sceneggiatura è scritta da Tom Clancy. Proprio quel Tom Clancy  noto scrittore di romanzi di spionaggio e possessore di una Beretta 92F. Arma che sfrutta al massimo delle sue potenzialità nel proprio poligono sotterraneo personale che si è fatto costruire sotto la propia casa.
Mi auguro di cuore per i vicini di Tom che non gli salti in testa l’idea di costruirsi anche un poligono per il suo carro armato M4 Sherman del 1943 che tiene comodamente in giardino.
Ma senza divagare troppo, torniamo al giovane Tony che nelle sue ore ed ore di sano divertimento tattico/militare nota che in una delle mappe di gioco, più precisamente in un magazzino, c’è un poster in cui è evidenziato un indirizzo internet. Ashcroft convinto che si tratti di un sito con trucchi o comunque un qualcosa riguardante Rainbow Six 3, cerca di visitare il sito, ma scopre con sommo stupore che non esiste. Non è un dominio registrato.
                                                                           
Tony “volpe” Ashcroft, dotato solo della sua intelligenza e non di marchingegni tipo: visori notturni, visori per le tracce di calore, bombette puzzolenti o super fucili d’assalto della squadra speciala di Rainbow Six, registra il dominio. Ma anziché renderlo un sito a tema Rainbow Six 3, lo infarcisce di link di siti pornografici, sperando così di aumentare il traffico della pagina per poi rivenderla ad un prezzo nettamente maggiore.
Tony non ti è andata bene come  a Mr. Facebook,
ma l'importante è avere spirito d'iniziativa

La Ubisoft, casa produttrice di Rainbow Six 3, si è affrettata con un comunicato a chiarire che è estranea all’iniziativa del ragazzo, che non è intenzionata ha comprare il dominio in questione e che è profondamente amareggiata perché si è trasformato un sano divertimento per famiglie in qualcosa di sporco. Evidentemente la Ubisoft considera sano divertimento per famiglie un gioco in cui cecchini e uomini armati in ogni maniera hanno come unico obbiettivo uccidere, uccidere ad ancora uccidere. Io ed Ubisoft abbiamo la stessa idea di divertimento per famiglie.
  
Purtroppo le notizie su Ashcroft e la sua pensata finiscono qui, non ci è dato sapere se è riuscito o no a guadagnare qualche dollaro. E' però molto probabile che abbia trovato un compratore. Non sarà diventato milionario, ma quello che sappiamo per certo è che Ashcroft ci ha indicato la via. Tutto quello che ci circonda con un po’ di fantasia ci può portare al guadagno. Se poi al contrario di Ashcroft si trova un metodo che crei realmente un servizio utile alla comunità, siamo tutti più contenti.

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