giovedì 14 marzo 2013

Wargames e fantascienze




Wargames e Fantascienza I


Nel 1983, in Wargames, John Badham ci racconta di come un giovane Matthew Broderick riesca a salvare il mondo da una guerra termonucleare globale.

La Difesa Aerospaziale ha appena
ricevuto la nuova console W.O.P.R.
W.O.P.R. (War Operation Plan Response) è il nuovo super computer-simulatore del Comando della Difesa Aerospaziale Americano ed è dotato di un'avanzatissima Intelligenza Artificiale: Joshua.
Broderick è solo un giovane hacker smanettone che, mentre cerca di infiltrarsi nelle aziende di videogiochi californiane, s'imbatte in Joshua. Non certo quello che cercava, ma poco male... anche Joshua vuole giocare e tra i giochi disponibili la scelta ricade proprio su guerra termonucleare globale. Un gioco di simulazione di guerra, per l'appunto.

La situazion sfugge un po' di mano: Broderick non si rende conto di giocare contro un'intelligenza artificale e Joshua non si rende conto che le proprie mosse vengono percepite dal Comando della Difesa Aerospaziale come veri e propri attacchi. A finti missili virtuali si dovrebbe rispondere con un vero attacco militare. C'è incertezza: è un vero attacco o è similuazione? Attacchiamo (per davvero) preventivamente per difenderci da un attacco potenzialmente finto, o aspettiamo?

Il Comando Aerospaziale temporeggia, ma a Joshua non piace l'attesa, e prende in mano la situazione ottenendo il controllo del 'giocatore' della Difesa Aerospaziale. Insomma, si mette a simulare contro se stesso, senza sapere che nel mezzo ci sono anche missili veri e bersagli reali. Fortunatamente, l'avanzata intelligenza artificale di Joshua gli fa raggiungere l'unico risultato che anche un bambino capirebbe al volo: cambiare gioco, perchè in quello della guerra termonucleare globale non si può vincere.

L'unica mossa vincente è quella di non giocare.


Wargames e Fantascienza II


Kevin cerca di rifarsi un vita
reinventandosi il proprio lavoro,
 un po' come le "escort"
Nel 1995, dopo una lunga caccia all'uomo, l'FBI arresta Kevin David Mitnick, il più grande criminale informatico degli Stati Uniti di sempre. Secondo alcuni invece è uno dei più grandi hacker (o cracker a seconda della vostra visione etica sulla questione) esistenti. 
Gli verranno riconosciuti vari capi d'imputazione, tra cui la clonazione del sistema di biglietteria degli autobus di Los Angeles per ottenere viaggi gratis, l'introduzione nei sistemi informatici di aziende come IBM, NEC, FujitsuSiemens, Motorola, Nokia, DEC, e la fuga dal mandato di cattura dell'FBI. La sentenza sarà a più di 4 anni di reclusione.

Sono gli anni del disarmo
Kevin passerà quegli anni in carcere senza poter usare un telefono. Trascorrerà otto mesi della sua detenzione in cella di isolamento perchè l'accusa era riusciuta a convincere il giudice che Kevin avrebbe potuto scatenare una guerra nucleare semplicemente fischiettando in un telefono pubblico.

Una guerra nucleare fischiando in un telefono pubblico.



Wargames e Fantascienza III


Nel 2009, Gamer ci mostra le peripezie di Kable (Gerard Butler) e Simon (Logan Larman): il primo un condannato a morte che, per evitare la pena capitale si arruola in un programma sperimentale di un'azienda di video giochi e tecnologie avanzate, in cui dovrà fare il personaggio vero di un first-person shooter vero. Il secondo è soltanto il classico ragazzino moderno viziato, ma bravo a giocare, che manovra Kable tramite il video gioco. Se Kable sopravviverà a tutte le gare-guerre del torneo, riceverà la grazia. Se Simon vincerà il torneo diventerà famoso come il vincitore di X-Factor.

Simon studia la tattica per salvare Kable
 durante il prossimo decisivo match.
Certamente Simon 'gioca a fare la guerra' con la passione di un vero gamer, ma nei confronti di Kable ha la stessa empatia che si ha mentre si cerca di ignorare la propria ex-ragazza-stalker o mentre ci si ritrova a guardare il più classico dei porno.
Nonostante Simon sappia di 'pilotare' una persona in carne e ossa, non ha la minima percezione del dramma che vive Kable, il quale vede morire per davvero i propri compagni di cella e il quale rischia ogni volta di morire sul serio. Insomma, per Kable non c'è il re-spawn, mentre Simon può semplicemente cambiare personaggio.

Per Kable non c'è il re-spawn.


Wargames e Fantascienza IV


Giorni nostri. L'anteprima di una nuova tecnologia videoludica è arrivata, e anche questa volta è appannaggio delle strutture militari. E' molto più avanzata di W.O.P.R.: Joshua, la difettosa Intelligenza Artificiale che interrompe il gioco sul più bello, è stata rimossa e sostituita da persone vere. Inoltre, non ha nemmeno bisogno di macchinose simulazioni prima di entrare in azione. E' il gioco "Guerra dei Droni".

Drone in ricognizione
La meccanica è quella del classico gioco di guerra. Poca innovazione da questo punto di vista: una giocatore attacca, l'altro difende. La vera novità sta nelle unità d'attacco, i droni appunto. Non hanno nè intelligenza artificale nè pilota-a-bordo e vengono comandate a distanza. Il giocatore in attacco ha quindi il vantaggio di non dover mai sprecare vite. Per bilanciare, il giocatore in difesa ha tante unità da muovere sullo scenario di gioco per difendere e difendersi. Anche qui come per Kable, non c'è il re-spawn.

Voci di corridoio dicono sia in fase di beta testing sin dal 2004, ma solo ultimamente la tecnologia di questo gioco ha raggiunto uno status accettabile. Ha già un'ottima funzionalità di rete per il multiplayer. Purtroppo, ancora poche le ambientazioni: solo il Pakistan ha uno scenario d'attacco completo, mentre quelli di Yemen e Somalia sono ancora in fase embrionale di sviluppo.

Due fortunati ragazzi che hanno
potuto testare  "Guerra dei Droni" in
anteprima
L'unico difetto rilevato in questa fase di testing riguarda il giocatore in cabina di pilotaggio: l'attaccante. Sembrerebbe che prolungate sedute di gioco in cui gli attacchi vengono portati a termine con successo creino disagio e senso di malessere al giocatore anche dopo aver smesso di giocare. Le associazioni dei genitori stanno insorgendo: non vogliono vedere i propri figli rovinati da un video gioco cosi violento.

Obama però è stato ferreo: il testing non si può fermare, si è speso troppo per lo sviluppo ed è giusto che anche i giocatori in attesa di acquistare il gioco non vengano delusi.

Anche se con qualche difetto, attualmente il gioco sembra promettere molto più della Ps4. Certo, se venisse risolto il fastidioso bug dei civili innocenti esplosi, in molti sarebbero più contenti, ma gli sviluppatori non sembrano intenzionati a rilasciare nuove patch.

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