domenica 10 marzo 2013

Polybius, Fox Mulder vuole crederci


Polybius  (Sinneslöschen, 1980)




La storia di Polybius è nota.
Nei primi anni '80 un misterioso cabinato appare in alcune sale giochi dell’Oregon.
All’apparenza si tratta di un normalissimo videogioco: il giocatore guida un’astronave il cui scopo è distruggere poligoni di diverse dimensioni e forme.
Si mormora che il gioco contenesse messaggi subliminali inseriti dal governo americano per rendere i giocatori totalmente genuflessi alle decisioni governative, e che giocarci per lunghi periodi causasse, in ordine sparso: insonnia, depressione, paranoia ed in casi estremi addirittura tendenze suicide.
A rendere il tutto più inquietante la presenza di misteriosi uomini in nero che controllavano regolarmente dati e settaggi della macchina, che improvvisamente scompare, dopo pochissimi mesi dall'introduzione del mercato.
Se volete approfondire la vicenda Polybius e volete scaricare una versione del gioco non dannosa  (l' abbiamo testata su una scimmia a tre teste e due teste su tre non hanno subito danni ) cliccate qui.

La vicenda Polybius è una leggenda metropolitana? Realtà? O complottismo allo stato puro?
Per fare chiarezza sulla vicenda mi sono rivolto all’agente F.B.I.  Fox Mulder, appena uscito da una clinica specializzata nello strappare i pazienti dalla  dipendenza sessuale.

I temibili uomini in nero
L’agente Mulder ad un primo impatto rimane deluso, constatando che non ho portato con me la segretaria della redazione di Spielmechanik, ma non ne comprendo il motivo.
Una volta illustrata la vicenda Polybius, quella volpe di Mulder mi spiega che è un caso che già conosce e che sono anni che ci lavora, sostiene persino che da ragazzino ha giocato a questo inquietante videogame  pur non avendo sofferto dei fantomatici sintomi che il gioco causerebbe. Asserisce inoltre che il suo ricovero nella clinica per dipendenza sessuale sia una manovra dei misteriosi uomini in nero per allontanarlo dal caso Polydius.
Purtroppo l’agente Mulder non ha elementi sufficienti per giungere ad una conclusione certa sulla vicenda, ma promette che appena scoprirà qualcosa informerà tempestivamente la redazione di Spielmechanik.
ipnotizzante
Prima di accomiatarsi, comunque, questo cane sciolto della F.B.I. in vena di confidenza rivela alcune grandi  verità su certe vicende segrete italiane, come quella del black-out di 15 ore del 28 settembre 2003, che non sarebbe stato causato dalla caduta di un albero su un traliccio, ma da un manipoli di individui che volevano mettere a nudo la pochezza energetica nazionale, per poi sfruttare l’opinione pubblica e creare  scompiglio a loro vantaggio. La cosa effettivamente potrebbe avere un senso: è difficile pensare che la caduta di un singolo albero lasci una nazione intera senza luce.
Ma, come un fiume in piena, Mulder continua a svelare complotti, versioni talmente assurde di fatti noti da destare il legittimo sospetto che Fox sia semplicemente una cintura nera di complottismo, pronto a credere alle teorie più folli che gli vengono presentate.
Gli sproloqui sono talmente insensati che ogni confidenza ora perde di credibilità.
Le ultime due bombe che lancia rivelano definitivamente la voglia di Mulder di gridare ad ogni costo al complotto.

Che il complotto sia ordito da
una casa di moda per costringere il
nostro subconscio a comprare a
prezzi altissimi magliette di infima
qualità?
Così, prima svela che la partita Milan – Barcellona, valevole per gli ottavi di finali per quella competizione che ancora chiamo Coppa dei Campioni, disputata a campagna elettorale in corso, è finita con la vittoria della squadra italiana  per 2 a 0 perché Berlusconi [Berlusconi non esiste, N.d.von Morgen] si è accordato con la dirigenza azulgrana per far si che il presidente rossonero facesse bella figura in vista delle elezioni (assicurando però alla squadra iberica, ad elezioni ormai terminate,  il passaggio del turno con una sonora sconfitta del Milan nella gara di ritorno, cioè adesso).
Infine svela che il piano Polybius si e sviluppato nel piano governativo di controllo mentale tramite scie chimiche. Poi Mulder si congeda e se ne va, forse in cerca di nuovi immaginari complotti da svelare.
Sono passati alcuni giorni dal colloquio con l’agente della F.B.I. (che l’altro ieri è stato ancora una volta ricoverato in clinica per disintossicarsi nuovamente dalla dipendenza sessuale), e proprio ieri è arrivato un pacco anonimo nella redazione di  Spielmechanik contenente un DVD.
Una delle inquietanti schermate di settaggio

Nel disco erano contenuti due filmati: nel primo, molto datato, viene mostrata una sala giochi. Analizzando il  look dei ragazzi probabilmente risale ad i primi anni '80. Nel video compaiono ragazzini che giocano al fantomatico cabinato di  Polybius, ed uno di questi ragazzini sembra essere, guarda un po', un giovane Fox Mulder.
Nel secondo video è presente la registrazione di una sessione di gioco di Polydius. Finita la partita spicca l'inquietante schermata di settaggio del cabinato: insonnia mode, obbedienza mode, paranoia mode ed anche esuberanza sessuale mode...
Dunque Polydius non è una leggenda: è realtà! Ora ne abbiamo la conferma. E proprio Mulder è una delle vittime di questo complotto governativo!
Forse c'è del vero in tutto quello che ci ha raccontato Mulder... le scie chimiche! Il blackout! E tutto il resto...
Non ci resta che aspettare Barcellona – Milan

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