sabato 20 ottobre 2012

Catherine - analisi sociale dell'uomo del nuovo millennio e della sua ossessione

Catherine (Atlus/Deep Silver 2011)




Vincent Brooks o, come viene chiamato nella versione originale giapponese ヴィンセント・ブルックス  pronunciabile in Vinsento Burukkusu, è un 32enne giornalista giapponese che dopo una vita da semi-bamboccione, si trova catapultato in quella giungla d’asfalto che è la vita moderna.

Paga regolarmente l’affitto e le bollette del suo squallido monolocale grazie al suo lavoro di giornalista. La sera al bar vede i suoi amici, con cui beve, ascolta musica e gioca al suo arcade game preferito. Insomma, apparentemente non se la passa male, se non fosse per la sua ragazza rompicazzo Katherine, sua coetanea, che vuole portare il loro rapporto ad un livello superiore, come dice lei o, come dico io, renderlo schiavo con il matrimonio, in maniera che lei finalmente potrà smettere di curarsi, tanto ormai l’allocco lo ha trovato, e se le cose poi vanno male c’è sempre il divorzio con la quale Katherine può rubargli in maniera legale oltre metà dello stipendio. Gli suggerisce inoltre di uscire meno con gli amici perché spende troppi soldi in bevute, etc etc.

Il Buon Vincent non regge minimamente alla pressione. Prima si prende del tempo per pensare alla proposta di matrimonio della propria ragazza e la sera stessa la tradisce con una ventenne di nome Catherine (una ragazza con quasi lo stesso nome, curiosa coincidenza).


 
A questo punto Vincent si troverà a fare delle scelte: confessare il tradimento o non confessarlo? Sposarsi o  lasciare la vecchia Katherine per la nuova Chaterine? A complicare ancora di più la situazione arriva la notizia che la sua ragazza cornuta è incinta.Come avrete certamente notato gli autori del gioco ci vogliono fare riflettere sulla famiglia moderna, figli che si ritrovano con genitori che si amano e poi si lasciano, si accoppiano  liberamente con altre persone ed il figlio si ritrova con genitori sposati con altre persone e fratelli con lo stesso padre, ma madre diversa o, come in questo caso, un padre e due madri.

Ma la grande critica degli ideatori del gioco avviene durante la notte, quando Vincent Brooks,o ヴィンセント・ブルックス   che dir si voglia, con le sue mille preoccupazioni si corica per andare a dormire. Non riesce a riposare bene, tipico problema delle persone stressate. I suoi sogni sono pieni di incubi, anzi di un solo incubo sempre simile in cui il nostro ormai caro amico Vincent percorrere una scalinata, composta da gradini semoventi, dove deve salire sempre più in alto ogni volta, stando ben attento a non cadere per non morire e cercando di sfuggire a dei mostri che hanno le sembianze della propria fidanzata, amante e figlio.

Non bisogna essere certo Sigmund Freud per capire cosa significa questo sogno: la salita  della scalinata è una chiara metafora della società moderna, la famosa scalata al successo in cui bisogna sempre salire più in alto senza mai fermarsi, perché chi si ferma è perduto, e chi fa un solo semplice errore cade nell’abisso, senza alcuna possibilità di rimediare al proprio errore. In Catherine, come nella società moderna, non c’è possibilità di rimediare ad i propri sbagli.

Lo scenario horrorifico che avvolge la scala è un’ulteriore segnale lanciato dai programmatori che rafforza l’idea di come questa scalata verso il successo non sia un piacere, ma una ossessione che logora e niente di più. Perché questa affannosa scalata al successo? Per il denaro? Non lo so, conoscete qualcuno che ne ha a sufficienza? Difficile, forse volete avere soldi per comprarvi qualcosa di inutile come un tablet per guardare i filmati su youtube mentre siete in bagno, così non leggete più nemmeno quel poco che leggevate. Domandiamoci ancora, perché questa scalata verso l’alto? per il potere? Quello è come una droga, più se ne ha, più se ne vuole: non basta mai. Intendiamoci, l’ambizione è qualcosa di positivo, ma una spropositata ambizione porta solo all’autodistruzione.

I sogni di Vincent sono popolati oltre che da lunghe scalinate anche da delle capre, alcune di esse sono palesemente amici o conoscenti del signor Brooks, può capitare che alcune di questa capre conosciute dal protagonista di questa vicenda non sopravvivano alla scalata e, per rafforzare l’idea di un mondo moderno che non ammette errori, la geniale trovata degli autori della storia è evidenziare il fatto che una volta che Vincent è sveglio apprende della morte di queste persone nella vita reale e non solo nel sogno, un altro chiaro messaggio che vi viene suggerito sulla società moderna: se non raggiungi il successo sei un fallito e se sei un fallito è come se fossi morto.

Durante la vostra salita verso il successo, Vincent avrà come compagni di scalata delle capre che, come lui, vogliono arrivare sul tetto del mondo. Ma si sa, per arrivare al successo bisogna spesso scendere a patti con la propria coscienza, comportarsi in maniera scorretta ed essere costretti a buttare giù (e quindi ad uccidere) i vostri compagni di scalata: le capre. Loro unica colpa è avere il vostro stesso sogno e voler arrivare al successo. Un altro chiaro messaggio dei produttori di Catherine, che ci ricordano come a volte per raggiungere il successo si devono prendere delle decisioni sgradevoli e difficili e non avere pietà, iniziando e portando avanti un processo di disumanizzazione del proprio io.

Ma gli ideatori di questo gioco non finiscono certo qui con i loro messaggi di critica sociale: alla fine di ogni scalata, finita la frenesia di sete di potere e successo, Vincent e le capre sopravvissute si ritrovano tutte insieme davanti ad una chiesa, e qui finalmente tutti hanno un po’ di riposo, in cui riflettono sulla loro scalata al successo, mostrandoci tutte le loro paure e le loro insicurezze. Rivelandoci così che anche le persone più dure nascondono un mondo di insicurezze interiori.

In parole povere Catherine è una lunga riflessione sulla posizione dell’uomo nella società, sulla dura lotta per raggiungere una posizione di successo.   Il tutto da collimare con una vita privata in cui una ragazza che vuole che tu sia, oltre che un uomo dal grande presente e un futuro ancora più luminoso, un ragazzo sempre attento e presente per i suoi bisogni. In breve l’uomo moderno che deve essere, forte, preparato a tutto, intelligente, bello, brillante e senza debolezze. Ma come ben sappiamo superman è solo un personaggio di fantasia.




Il voto 3,5 su 5 ottenuto su una scala di valori e criteri  in continua evoluzione o involuzione è stato ottenuto grazie al suo stile da puzzle game  di difficoltà disumana.

Risulta lampante l’ultima lezione di vita che ci vuole dare questo gioco: il valore della perseveranza. Catherine è difatti  frustrante da giocare con la difficoltà hard, la durata media di una partite le prime volte non è superiore ad i 30 secondi, ci vogliono centinai di partite prima di fare reali progressi. La vita è dura ed ogni volta che si cade bisogna rialzarsi: questa è l’ultima grande lezione che Catherine ci impartisce.

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