domenica 11 agosto 2013

Il Diablo III e l'acquasanta


Diablo III (Blizzard 2012)




Dopo un'attesa durata anni ed anni i fortunati possessori di PC  da  Maggio 2012 stanno riempiendo le loro giornate con il terzo capitolo di Diablo. Da Settembre 2013 anche gli utenti PS3 e XBOX potranno scatenare un vero inferno nel loro salotto con Diablo III. Gaudio e tripudio per tutti i fan della serie. Gaudio e tripudio per tutti gli amanti dei GDR.
La secolare attesa per l'arrivo di Diablo III è dovuta a un'apprezzabile regola aurea della casa produttrice Blizzard: rilasciare i giochi solo quando giudicati qualitativamente soddisfacenti e non quando il mercato lo impone. Esaminando la versione PC, è evidente quanto Diablo III abbia beneficiato di questa politica. Curatissimo in ogni dettaglio con ore ed ore di divertimento assicurato.

Qualità confermata nel peggiore dei modi: nell’estate del 2012 un diciottenne Cinese muore dopo 40 ore consecutive passate a giocare a Diablo III, senza concedersi una singola pausa per mangiare o dormire.

Tipico cecchino di MMORPG
Sempre in Cina un ragazzo entra in un Internet caffè e da quel momento non ne esce per almeno 6 anni se non per brevi periodi, presumibilmente per lavarsi e mangiare: il resto del tempo lo ha speso solo per giocare. Questa volta non a Diablo, ma ad un non meglio precisato MMORPG. Dopo un lungo riflettere durato circa 5 anni 11 mesi e 29 giorni, il padre del ragazzo ha preso in mano la situazione assumendo un cecchino per uccidere il personaggio on line del figlio.
Due casi estremi di persone con qualche problema di fondo, che avevano/hanno bisogno di aiuto psicologico. Storie in cui il videogioco è la valvola di sfogo tramite cui viene manifestato il proprio disagio, nonché due classici casi che scatenano le reazioni di anziani signori che vedono ancora nei videogiochi un qualche misticismo vodoo. Grida di allarme che termineranno tra 20/25 anni quando, purtroppo per loro, cesseranno di vivere gli anziani di oggi per cause naturali. Ovvero quelli che ormai sono gli unici esseri viventi che, per motivi generazionali, in gioventù non hanno mai giocato ad alcun video gioco.

Fredric Wertham
L’accanimento di taluni individui contro i videogiochi mi ricorda il caso verificatosi in terra americana negli anni '50 con il saggio La seduzione dell'Innocente in cui lo psichiatra Fredric Wertham si scagliava contro i fumetti ed il loro presunto potere di deviare le menti dei giovani virgulti made in U.S.A. Il libro era diventato un piccolo caso editoriale che allarmò i genitori e li avviò verso una campagna volta alla creazione di un codice etico su ciò di cui poteva parlare o meno un fumetto. All’epoca andavano per la maggiore, oltre agli intramontabili supereroi, storie di fumetti Horror e Gangster, ma a causa del codice etico introdotto non era più permesso mostrare crimini efferati o mostri di un certo tipo. Facile intuire quanto fosse dura scrivere ogni mese storie decenti di gangster senza poter parlare di rapine e omicidi o scrivere storie horror senza mostri. Questi due generi scomparvero in breve tempo facendo volatilizzare con essi i soldi che portavano agli editori.

Poison Ivy non concorda con chi
crede che Batman sia omosessuale
Su cosa erano basati gli studi dello psichiatra Fredric Wertham per il suo saggio? Su una ricerca da lui stesso svolta in ospedali psichiatrici intervistando ragazzi di 14/16 anni, lo psichiatra cercava un filo conduttore per ogni paziente da lui osservato e lo trova nei fumetti: la costante è che ognuno di questi ragazzi leggeva fumetti. Approfondendo da solo la ricerca sui fumetti sostenne varie teorie: Batman e Robin hanno un rapporto omosessuale, nelle vignette sono nascoste immagini di donne nude. Del resto le donne nude piacciono a tutti, forse Wertham ha trovato un fumetto dove il disegnatore era in vena di spiritosaggini.
Con questa lettura dei fumetti Wertham cerca di dimostrare come delle vittime innocenti, deviate dalle storie fumettistiche, si sono ritrovate sconvolte, dedite all'emulazione degli atti criminali rappresentati nei fumetti, basandosi su aneddoti non verificati o addirittura falsificati.

Come detto “La Seduzione dell’Innocente” riscosse un discreto successo, anche se ora ha perso gran parte della credibilità perché ci si è resi conto che, oltre ad essere pieno di forzature, c’è un particolare di estrema importanza non preso in considerazione a suo tempo. Tutti i ragazzi dell’epoca leggevano tonnellate di fumetti, sia i genietti delle scuole bene sia i poveri ragazzi rinchiusi negli istituti psichiatrici. Paradossalmente se Wertham fosse andato in una scuola di geni per condurre una ricerca su cosa stimola la mente dei ragazzi avrebbe forse scritto un saggio in cui magnificava i fumetti, perché all'epoca leggere fumetti era un passatempo in voga tra i ragazzi. Mica c'era Internet all'epoca.

La storia de “La Seduzione dell’innocente”, mi ha sempre fatto pensare che dobbiamo trovare un colpevole a tutti i costi, anche quando il colpevole è innocente, un po’ come ha fatto Paul Miller, un giornalista di “The Verge”, che ha deciso di disconnettersi da Internet per un anno intero e raccontare la sua esperienza.
Un atto coraggioso da parte di uno che lavora per una testata online, ed un atto ancora più coraggioso da parte della testata online di continuare a pagare per i servizi di Paul pur sapendo che per un anno non avrebbe prodotto articoli.
Dal resoconto di Miller pare subito chiaro che i primi tempi senza Internet siano stati paradisiaci: aveva iniziato ad uscire nuovamente con amici che non vedeva da tempo, aveva riscoperto vecchie passioni ed aveva perso 15kg solamente con il movimento in più che faceva non stando sempre davanti al pc. Inoltre leggendo un libro non si fermava più dopo 10 pagine distrutto dalla fatica, abituato com’era a leggere solamente mini articoli da 200 caratteri (massimo) su Internet: durante l'esperimento riusciva persino a leggere 30/40/50 pagine tutte di un fiato.

Vista così si potrebbe pensare che Internet avesse rubato realmente una parte dell’esistenza di Paul Miller. Non più intrappolato nella grande rete sembra un pesce libero che scorrazza per la vastità  dell’oceano della vita.
Ma con il passare dei giorni le cose incominciano a cambiare, Paul per l’eccessiva pigrizia non ha più voglia di uscire con gli  amici, passa la maggior parte del tempo  sul  divano guardando la tv e mangiando schifezze riacquistando i chili persi e, cosa ben peggiore, sente un grande senso di solitudine. Non è più parte di qualcosa. Non si sente più parte di una comunità, più precisamente di quel popolo che cerca notizie in rete, fa acquisti on-line, comunica con skype, facebook e simili: la comunità di cui non si sentiva più parte era l'intera popolazione mondiale.

Un emulo di Paul Miller riesce ad
impiegare il tempo in maniera meno proficua
di quando guardava porno su internet torturando
il proprio gatto con ridicoli copricapi
ricavati da frutta e ortaggi
Le impressioni finali di Miller le potete leggere nel suo articolo. La mia conclusione è che Internet, come i fumetti o i videogiochi per fermarmi alle tre cose di cui si è parlato, non generano assuefazione o distorcono le menti. Non è l’uso smodato di Internet da parte di Paul Miller ad averlo reso 15kg in sovrappeso e solitario, ma la sua pigrizia. Non possono certo delle storie a fumetti causare problemi psicologici, né delle innocenti partite per passare il tempo con i videogiochi possono spingerti a fossilizzare la tua vita o ancora più tristemente portarti alla morte.

Tornando alle origini di questo blog, l'universo di Diablo è un ulteriore manifesto alla moderazione. Sin dall'alba dei tempi il mondo di Diablo è flagellato da una guerra perpetua, detta Conflitto Eterno, tra la fazioni del paradiso celeste e le legioni degli inferi fiammeggianti. Un manipolo di angeli e demoni dissidenti decide di abbandonare i loro rispettivi eserciti e creare il regno mortale di Sanctuarium, una terra nascosta agli occhi del paradiso e dell'inferno che in breve tempo diventa un'oasi di pace. Con il tempo però il male s'insinua e inizia un'inesorabile crociata per corrompere gli uomini della terra di Sanctuarium. Da qui parte la nostra avventura per sconfiggere il male che si dipana per ora in 3 capitoli.

Si legge chiaramente nella trama di Diablo, sin dal primo capitolo, un inno alla moderazione. Un esercito di angeli, che suppongo abbia un certo tipo di concezione della vita, ed un esercito di Diavoli che immagino abbia un concetto di vita diametralmente opposto si scontrano per l'eternità forti delle loro monolitiche ed estreme certezze.
Gli angeli e diavoli disertori,  che comprendono il valore del dialogo e della moderazione guarda caso riescono a costruire una società dove regna la pace e l'unica minaccia che rovina questa idilliaca terra è costituita dagli estremisti che scoprono l'esistenza di Sanctuarium.
Il concetto è semplice, direi scontato: tutto sta ad usare nella maniera corretta le idee e gli strumenti di cui disponiamo, perché se usata in maniera impropria  anche una grande possibilità di libertà può trasformarsi in una prigione.

E questo vale per tutto cari ragazzi, tranne che per le pistole, pericolose persino se scariche.


POST FOR DUMMIES:
La cioccolata non fa ingrassare, dipende quanta ne mangi. Una tavoletta da 100gr certamente non ti aiuta a rimanere in linea, ma uno scacchetto al giorno lo puoi mangiare sempre.

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