martedì 2 luglio 2013

Collector's edition, l'utilità dell'inutilità, l'inutilità dell'utilità






Nota iniziale:
Non tutti hanno il tempo di leggere i miei lunghi sproloqui, da ora in poi in fondo ad ogni mio post troverete il “post for Dummies” una breve frase che riassume il senso dell’articolo. Chi vuole può quindi andare direttamente a fine pagina, ma non siate pigri, cosa siete venuti a fare su Spielmechanik se non leggete un post intero?

In un mondo in cui l’acquisto di giochi su supporto fisico è in costante calo e le vendite online, pur essendo in crescita, ancora non soddisfano, c’è una landa fatata in cui è tutto oro quello che luccica: la terra delle collector’s edition, ossia videogiochi in edizione "speciale" la cui vendita è abbinata ad oggetti di dubbia utilità, ma di indubbio fascino*.
Le collector’s edition hanno conquistato un segmento di mercato che varia dal 5 al 15% del venduto su singolo gioco: la percentuale varia a seconda del titolo, e nei progetti di nicchia queste lussuose edizioni vendo anche di più rispetto alle controparti dei titoli mainstream.

 
Nello specifico quali sono gli oggetti che troviamo in una collector’s edition? Per la maggiore vanno le action figures in posa plastica dei protagonisti pixelosi, ma anche le repliche in scala 1:1 di armi o oggetti particolari presenti nei giochi, fino ad arrivare a diorami e persino un drone con 4 eliche  come nel caso di Call of  Duty: Black Ops 2... e se l'ebrezza del volo provata con il drone non è abbastanza, potete andare su un classico aereo radiocomandato allegato alla collector's di  Tom Clancy's Splinter Cell: Blacklist. Gli amanti dell'arredamento di un certo livello, non possono farsi sfuggire la lampada al plasma di Metal Gear Rising, purtroppo acquistabile solamente con l'edizione giapponese del gioco. Come ben sappiamo per creare un ambiente di un certo stile nel proprio salotto bisogna cercare con minuziosa dovizia gli oggetti di arredamento, ed un viaggio in Giappone per la lampada al plasma mi sembra obbligatorio. Chiudo questo breve elenco di oggetti da collector's con il non plus ultra dell’inutilità menzionando il visore notturno di Mordern Warfare 2 ( per chi se lo chiedesse il visore funziona veramente). Capite quanto sia facile trovare una collector’s per ogni genere di inutilità, tutti prodotti ideali per chi è affetto da shopping ossessivo compulsivo.
Sembra persino essere nato un mercato per collezionisti del genere,  su e-bay sono tantissimi gli oggetti provenienti dalle collector’s rivenduti a prezzi triplicati o più rispetto al loro valore di vendita originale.
Che sia alle porte una nuova bolla speculativa?  Chissà…forse in un futuro non troppo lontano si parlerà della bolla speculativa delle collector’s edition come oggi noi parliamo della bolla speculativa dei bulbi di tulipano del 1600. Riconosciuta come la prima bolla speculativa della storia, la mania di collezionare bulbi di tulipano fece gonfiare questo mercato all’inverosimile per poi sgonfiarsi in un istante e  portando centinai di persona alla rovina. Se in generale volete saperne di più sulle bolle speculative Spielmechanik vi viene in soccorso con un post di un incredibilmente analitico von Immer.
Si potrebbe aprire un dibattito sulla reale convenienza dell’acquistare un gioco abbinato ad un oggetto. È una operazione economicamente conveniente per l’acquirente? Prendiamo in esame Grid
Costa un po' troppo come oggetto abbinato ad una collector's
però è decisamente bella
2: Ultra colletcor’s edition
, una edizione talmente limitata che ne è stata realizzata solo una copia dal costo di 146.000 Euro, in cui assieme al gioco è abbinata una vera monoposto. Con una breve ricerca su internet  scopriamo che  il prezzo singolo di listino della macchina comprata in concessionaria è di 70.000 Euro e il gioco appena uscito costa i soliti 60/70 Euro.
Forse il problema è che la parola Ultra, aggiunta alla normale denominazione Collector's Edition, fa lievitare il prezzo in maniera spropositata, qualsiasi sia la ragione decisamente non è un buon affare acquistare la ultra collector’s di Grid2, come è decisamente da vigliacco da parte mia prendere questa collector’s come esempio, è lampante che la funzione di questa combinazione, gioco di corse/macchina, sia per la macchina che per il gioco ha più una funzione pubblicitaria che di vendita. Le collector's infatti hanno anche il compito di fare parlare di sè creando visibilità al gioco, un'astuta mossa di marketing che non si può che applaudire.
Non ho né il tempo né la voglia di trasformare questo articolo in un lungo e noioso elenco in cui confronto i prezzi della collector’s edition con il prezzo di ogni elemento venduto singolarmente, anche perché va detto che alcuni oggetti sono realizzati esclusivamente per le edizioni speciali. Quando però vedo l’"armadietto sportivo" (una scatola) in vendita con NBA2K10 che mi maggiora di 20/30 Euro (se non di 40) il prezzo del gioco, non posso che chiedermi quanto sia realmente giustificato questo aumento.
Costo all'ingrosso scatola
di latta da 0,7 a 0,9 $
Non credo che se comprassimo una scatoletta di metallo con sportellino spenderemmo più di 5 Euro. Non ho idea se il reale guadagno supplementare sulla vendita della collector’s edition con armadietto sia di 20/30/40 Euro o 0,02 Cents, bisogna considerare tanti fattori che nello specifico non conosco: prezzo della scatoletta, costo supplementare del traporto eccetera...
Dico solo che se ci vendono un qualcosa ad un prezzo triplicato (o più) rispetto a quanto lo troveremmo  in un negozio di ferramenta, non sono loro persone cattive che lo vendono ad una cifra spropositata, fanno solo il loro mestiere, che è vendere. I poco furbi  siamo noi che lo compriamo.
Lasciando i soliti problemi economici e tornando alle collector’s edition l’unica volta che sono sceso alla stazione di collector’s land è stato per acquistare l’edizione di Fallout 3, non per una necessità impellente di possedere tale collector’s edition, ma per una mera questione di convenienza, avevo infatti inspiegabilmente trovato l’edizione normale del gioco a 29,99  Euro e la collector’s edition a 19,99 Euro ( Che la bolla speculativa stia già scoppiando?).

La confezione conteneva:
  • Il gioco (ci mancherebbe che non ci fosse);
  • Un lussuoso Artbook, anche se di piccole dimensioni, sulla realizzazione del gioco;
  • Un dvd contenenti le interviste  dei programmatori del gioco in cui ci annoiano mortalmente con chiacchiere simili alle inutili dichiarazioni degli attori nei dvd in cui ci spiegano che per interpretare un personaggio con problemi psichici si sono fatti asportare mezzo cervello per rendere l’interpretazione più credibile;
  • Uno di quei pupazzetti chiamati bubble head con la testa enorme e dondolante, che per misteriosi motivi tanto piacciono agli americani;
  • Un cestino portapranzo in latta 100%, molto carino*. Mi è piaciuto talmente che non lo utilizzo nemmeno come contenitore di amenità di vario genere, per paura di rovinarlo in qualche maniera.
L’acquisto della collector qui sopra citata  ad un prezzo inferiore rispetto alla edizione normodotata non fa di me un tipico acquirente di questo genere di prodotti, ma ha fatto di me un cliente soddisfatto. Devo però sottolineare che nonostante la mia soddisfazione non spenderei mai più soldi del necessario per un gioco solo per avere una scatola di latta: nel caso specifico se Fallout 3 collector’s edition fosse costata anche solo 5 euro in più rispetto alla versione base il cestino portapranzo sarebbe rimasto sullo scaffale. Di contro devo dare il merito al fascino della scatola di latta  per avermi spinto all’acquisto, senza l’incentivo della collector’s avrei indirizzato i miei soldi  su un altro gioco perdendomi il piacere di passare ore ed ore nel divertente mondo postatomico di Fallout 3.

Di solito, per i miei acquisti evito come la peste il day one* dei giochi, aspetto svariati mesi sino ad un primo abbassamento del prezzo, figuratevi se mai comprerò delle collector’s edition che in media come già detto hanno un sovrapprezzo di 30/40 euro o più rispetto alla edizione normale.
A caccia di coppiette nel bosco con il visore notturno
Però in quanto figlio del consumismo  la deprecabile pratica di accumulare oggetti inutili è insista in me, tanto più se gli oggetti del desiderio sono di ottima fattura*  come nel caso delle collector’s edition.  Sono convinto che come piacerebbe a me anche tanta altra gente vorrebbe svegliarsi con la sveglia di Fallout 3 (esiste anche una collector’s con una sveglia) , aprire l’armadietto sportivo ottenuto con l’acquisto di NBA2K10, tirare fuori la nostra maglietta personalizzata PES 2012, metterla dentro il nostro borsone griffato GTA assieme alla nostra palla  di NBA2K13, saltare sopra la nostra monoposto di Grid 2 per sfrecciare al campo da basket. Ci sarebbero però degli inconvenienti in un vita vissuta circondati da oggetti del genere: quello che balza subito all'occhio è l'accumulo incredibile di paccottiglia dentro casa, ma il problema più grave è  l'essere costretti ad indossare il nostro visore notturno di Modern warfare 2 ed andare a rubare negli appartamenti come un perfetto topo d'appartamento... Del resto i soldi per comprare tutte queste collector’s edition dobbiamo pur prenderli da qualche parte. Arrivati poi al decimo appartamento svaligiato seduti nel nostro salotto circondati da  inutilità di tutti i generi ci chiederemo se per quanto belle siano queste cianfrusaglie ne è valsa la pena spendere tutti questi soldi (sporchi) ed essere diventati dei criminali per tutto questo.


POST FOR DUMMIES:
Come le Gazze Ladre irresistibilmente attratte dagli oggetti luccicanti, non posso esimermi dall'avvicinarmi ad una collector's edition.


*Nota di von Morgen
La redazione di Spielmechanik si dissocia dal pensiero di von Fieber, soprattutto (ma non solo) nei passaggi contrassegnati dall'asterisco. Inoltre termini come "Day One", "Collector's" e anche "infografica", anche se qui non utilizzato, meritano di essere messi all'indice e banditi da tutti i blog del regno.

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